-Le luci a intermittenza dell’autostrada passano su di me, probabilmente presto non andrò più in moto, non ho più un lavoro, non ho più soldi per mettere benzina ma non è stato sempre così….
Ero uno come tutti gli altri:
Ancora 10 minuti, buon giorno, 1° caffè, le posso far vedere questa lampada a led in offerta, pranzo, 2° caffè, sono tornato, esco, buona notte.
Ogni giorno fino a quel giorno.
Ecco stò mettendo le ultime 20 euro di carburante dovrei poter arrivare fino a finire la notte, non voglio rimanere a secco nel Buio.
Ero un morto che non sapeva di essere morto e avrei preferito rimanere tale….
Ho una gran confusione in testa.
Sarà meglio cominciare dal principio…:
Una sera di qualche mese fa al ritorno da un uscita dopo aver riaccompagnato la mia ragazza a casa forai una gomma. Dopo appena pochi attimi qualcuno si fermò affianco a me con la sua auto.
Mi disse se serviva una mano ed io risposi di no, insomma immaginatevi la situazione: freddo, sonno, gomma a terra… credo di essere stato un po’ "brusco". A quel punto tutto diventa confuso. Solo calci e pugni pesanti come massi… e una Voce nella testa “GUARDA” .
Non so cosa vidi ma so solo che quel tipo mi appariva diverso, putrefatto… Persi i sensi
Mi risvegliai in ospedale qualcuno aveva sentito le urla e aveva chiamato la polizia.
E qui il ricordo si fa nitido: dolore.
Il dolore anziché rendermi incosciente mi aveva completamente riscosso e questa non fu la cosa peggiore. Ricordo ogni frammento dei dialoghi dei medici ed infermieri mentre mi portavano in sala operatoria. Parlavano del più e del meno e si rivolgevano a me commentando in modo irrispettoso la mia attuale condizione, “ma come si permettono” fu questo che pensai. Feci per rispondere ma mi accorsi di non riuscirci. Solo quando cominciarono a tagliare mi resi conto di cosa stava succedendo… per qualche strana ragione i medici erano convinti che io fossi sedato ma in realtà potevo sentire tutto quello che dicevano o che mi facevano, sentivo il bisturi che tagliava la mia carne e l'ago che la ricuciva, volevo gridare loro di smettere ma non ci riuscivo, e nel frattempo parlavano delle loro vite squallide o del cacio o di quell'infrermiera con cui avevano fatto sesso proprio la sera prima. In seguito venni a sapere che questo effetto si chiama anestesia cosciente… non lo consiglio a nessuno.
Durante l’operazione mi resi conto di una cosa; fra una fitta di dolore e l’altra sentivo una presenza estranea nella stanza qualcuno in quella stanza non era come appariva, era una senzazione di tepore eppure mi agghiacciava ancor più del freddo dell'acciao sotto il mio corpo inerte.
Dopo questo evento nulla fu più come prima.
Ora alcune delle persone che incrociavo mi apparivano diverse, mostruose, del tutto in contrasto col contesto, e sempre quella Voce… Guarda mi diceva ma io non volevo guardare.
Poi arrivarono i sogni, a quel punto capii di aver cominciato ad impazzire.
Non potevo parlarne con nessuno.
Persi il lavoro, gli amici, la ragazza(anche se non ricordo esattamente l’ordine in cui accadde), non uscivo più se non per estrema necessità e solo alla luce del giorno. era di notte che la maggior parte di quelle cose compariva ed io non volevo ritrovarmi in quel mondo che ho preso a chiamare "il Buio".
Il mondo era popolato di mostri terribili ed io non volevo averne nulla a che fare.
Un giorno costretto ad uscire incontrai una di quelle creature…. Mi fissava e poi senza preavviso mi attaccò fuggii a perdi fiato chiedendo aiuto ma ovunque i volti che si voltavano verso di me erano quelli di ghignanti abomini. E sempre quella maledettissima Voce!!!!!
Ora però in essa vi era una nuova urgenza e fermezza “AFFRONTALI!!!”. Non so perché ne come ma lo feci. Bandii quella creatura in una maniera che tutt’ora non capisco.
Da quel momento in poi capii quale sarebbe stato il mio destino….
Fin da piccolo ho avuto una certezza, un sogno: ”io sarò un eroe” ora il sogno si è avverato ma avrei preferito continuare a vivere nel mio mediocre oblio.
Ho ritirato tutti i miei risparmi (non molto in verità), ho riempito lo zaino e le sacche della moto di provviste a lunga scadenza, mi sono armato come meglio ho potuto e attrezzato per il freddo. Poi sono salito in moto e sono partito. Dietro di me solo un biglietto per i miei. Davanti… non sò.
La Voce mi guida ed io la assecondo, a volte mi conduce in luoghi sicuri, altre in combattimenti contro queste cose che non conosco. Credo però che abbia un disegno, una meta. Sento che presto la raggiungerò e forse allora potrò capire cosa è successo e rimettere insieme qualche pezzo della mia vita.
Ma per ora… l’importante è andare avanti… e non rimanere… Nel Buio!-
Ero uno come tutti gli altri:
Ancora 10 minuti, buon giorno, 1° caffè, le posso far vedere questa lampada a led in offerta, pranzo, 2° caffè, sono tornato, esco, buona notte.
Ogni giorno fino a quel giorno.
Ecco stò mettendo le ultime 20 euro di carburante dovrei poter arrivare fino a finire la notte, non voglio rimanere a secco nel Buio.
Ero un morto che non sapeva di essere morto e avrei preferito rimanere tale….
Ho una gran confusione in testa.
Sarà meglio cominciare dal principio…:
Una sera di qualche mese fa al ritorno da un uscita dopo aver riaccompagnato la mia ragazza a casa forai una gomma. Dopo appena pochi attimi qualcuno si fermò affianco a me con la sua auto.
Mi disse se serviva una mano ed io risposi di no, insomma immaginatevi la situazione: freddo, sonno, gomma a terra… credo di essere stato un po’ "brusco". A quel punto tutto diventa confuso. Solo calci e pugni pesanti come massi… e una Voce nella testa “GUARDA” .
Non so cosa vidi ma so solo che quel tipo mi appariva diverso, putrefatto… Persi i sensi
Mi risvegliai in ospedale qualcuno aveva sentito le urla e aveva chiamato la polizia.
E qui il ricordo si fa nitido: dolore.
Il dolore anziché rendermi incosciente mi aveva completamente riscosso e questa non fu la cosa peggiore. Ricordo ogni frammento dei dialoghi dei medici ed infermieri mentre mi portavano in sala operatoria. Parlavano del più e del meno e si rivolgevano a me commentando in modo irrispettoso la mia attuale condizione, “ma come si permettono” fu questo che pensai. Feci per rispondere ma mi accorsi di non riuscirci. Solo quando cominciarono a tagliare mi resi conto di cosa stava succedendo… per qualche strana ragione i medici erano convinti che io fossi sedato ma in realtà potevo sentire tutto quello che dicevano o che mi facevano, sentivo il bisturi che tagliava la mia carne e l'ago che la ricuciva, volevo gridare loro di smettere ma non ci riuscivo, e nel frattempo parlavano delle loro vite squallide o del cacio o di quell'infrermiera con cui avevano fatto sesso proprio la sera prima. In seguito venni a sapere che questo effetto si chiama anestesia cosciente… non lo consiglio a nessuno.
Durante l’operazione mi resi conto di una cosa; fra una fitta di dolore e l’altra sentivo una presenza estranea nella stanza qualcuno in quella stanza non era come appariva, era una senzazione di tepore eppure mi agghiacciava ancor più del freddo dell'acciao sotto il mio corpo inerte.
Dopo questo evento nulla fu più come prima.
Ora alcune delle persone che incrociavo mi apparivano diverse, mostruose, del tutto in contrasto col contesto, e sempre quella Voce… Guarda mi diceva ma io non volevo guardare.
Poi arrivarono i sogni, a quel punto capii di aver cominciato ad impazzire.
Non potevo parlarne con nessuno.
Persi il lavoro, gli amici, la ragazza(anche se non ricordo esattamente l’ordine in cui accadde), non uscivo più se non per estrema necessità e solo alla luce del giorno. era di notte che la maggior parte di quelle cose compariva ed io non volevo ritrovarmi in quel mondo che ho preso a chiamare "il Buio".
Il mondo era popolato di mostri terribili ed io non volevo averne nulla a che fare.
Un giorno costretto ad uscire incontrai una di quelle creature…. Mi fissava e poi senza preavviso mi attaccò fuggii a perdi fiato chiedendo aiuto ma ovunque i volti che si voltavano verso di me erano quelli di ghignanti abomini. E sempre quella maledettissima Voce!!!!!
Ora però in essa vi era una nuova urgenza e fermezza “AFFRONTALI!!!”. Non so perché ne come ma lo feci. Bandii quella creatura in una maniera che tutt’ora non capisco.
Da quel momento in poi capii quale sarebbe stato il mio destino….
Fin da piccolo ho avuto una certezza, un sogno: ”io sarò un eroe” ora il sogno si è avverato ma avrei preferito continuare a vivere nel mio mediocre oblio.
Ho ritirato tutti i miei risparmi (non molto in verità), ho riempito lo zaino e le sacche della moto di provviste a lunga scadenza, mi sono armato come meglio ho potuto e attrezzato per il freddo. Poi sono salito in moto e sono partito. Dietro di me solo un biglietto per i miei. Davanti… non sò.
La Voce mi guida ed io la assecondo, a volte mi conduce in luoghi sicuri, altre in combattimenti contro queste cose che non conosco. Credo però che abbia un disegno, una meta. Sento che presto la raggiungerò e forse allora potrò capire cosa è successo e rimettere insieme qualche pezzo della mia vita.
Ma per ora… l’importante è andare avanti… e non rimanere… Nel Buio!-
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